la Luna nuova |
Notizie, tradizioni, solidarietà da Palagano e dintorni |
Raccolta delle lettere pubblicate sul periodico
la Luna nuova - Dicembre 2005 |
Cara Luna,
mi rivolgo a te per informare i cittadini della Vallata del Dragone del
tentativo fatto dalla Comunità Montana Modena Ovest, dal Comune di Prignano
sulla Secchia e dal Comune di Frassinoro per ottenere a tempo pieno una
assistente sociale al fine di migliorare l’assistenza, come sottoscritto nei
Piani di Zona dai nostri quattro Comuni Montani. L’obiettivo era di realizzare,
come indicato nell’articolo pubblicato nella Gazzetta di Modena il 2 novembre
2005, una rete di servizi simile a quella dei comuni Pedemontani del nostro
Distretto Socio-Sanitario. Il sottoscritto, su richiesta del Sindaco di Prignano,
con la collaborazione del Sindaco di Frassinoro e dell’intera Giunta della
Comunità montana, ha ritenuto che questa iniziativa fosse davvero necessaria.
Necessaria per dare più possibilità di accesso a contributi per gli anziani, per
rafforzare le modalità di assistenza quali assegno di cura integrato, con la
possibilità di poter quindi pagare le badanti per ogni assistito, per potenziare
l’assistenza domiciliare, per realizzare interventi a progetto sui minori
secondo le esigenze, interventi a favore di singoli casi di disagio minorile,
interventi a favore di soggetti con problemi di alcolismo, tossicodipendenza,
handicap di vario genere, progetti e interventi sull’integrazione razziale,
sulle madri in situazione di post-parto, ecc...
Queste esigenze, rimarcate da molto tempo dall’assistente sociale in carica,
tramite un suo resoconto di servizio descrittivo e numerico, sono state rese
note sin dall’estate con seminari e gruppi di lavoro.
La fase di progettazione ha avuto luogo durante la Festa dell’Unione tenutasi a
Prignano sulla Secchia a cui erano stati invitati tutti gli assessori e i
sindaci della vallata e riscontrata successivamente con incontri nelle frazioni
dello stesso Comune.
Tengo a precisare che nessun amministratore del Comune di Palagano ha
partecipato a tale incontro.
La figura dell’assistente sociale è importante perché è quella persona che è in
grado, come dice la legge, di poter valutare la consistenza di un disagio ed è
responsabile e promotrice delle richieste di contributo, indennità, intervento
di servizio su tutte le problematiche sopraindicate.
La politica sociale finalizzata ad intervenire sui bisogni della persona, a
metterla in condizione di conoscere i propri diritti è, senza alcun dubbio, uno
dei pilastri che caratterizza l’azione politica delle forze dell’Unione e
dovrebbe contraddistinguere l’operato dei sindaci dei Comuni di centro-sinistra
o che si definiscono tali.
Per questi motivi, sin dall’inizio, si è cercato di coinvolgere tutti i Comuni,
nella formazione del percorso di assunzione.
Purtroppo anche in questa fase la partecipazione attiva dei Comuni di Palagano e
Montefiorino è rimasta solo sulla carta, nonostante i tentativi di
coinvolgimento fatti anche dai rappresentanti del Distretto Socio-Sanitario
Era stata comunque individuata una assistente sociale interessata al progetto
che doveva concretizzarsi arrivando nel giro di un anno ad avere in ogni comune
la presenza di un’assistente sociale per 18 ore la settimana contro le 6 o poco
di più di adesso. L’operazione sarebbe stata finanziata anche, a dispetto delle
polemiche sui compensi degli amministratori, proprio dalle loro indennità di
alcuni mesi, senza quindi, tramite una partita di giro contabile, intervenire
sul bilancio dell’ente.
Bastavano solo 15 giorni in più e tutto sarebbe stato realizzato, per essere già
previsto da giugno la presa in carico delle figure di assistenti sociali dalla
neo-costituenda Azienda Speciale
Consortile del distretto.
E invece le promesse del dopo e del poi hanno prevalso, con la messa in
discussione della giunta e della sua capacità operativa.
Non volendo tediare più di tanto i già molto pazienti lettori della Luna vi
risparmio i successivi capitoli della “saga”: minacce, diffide, distinguo, volta
gabbana da una parte e dall’altra ecc...
Cerco quindi di “tirare le somme".
La montagna non è solo in difficoltà per colpa della sua morfologia, della
lontananza dalla pianura, dai circuiti di mercato ma anche a causa di scelte od
omissioni di scelte stesse effettuate dagli amministratori (essendo comunque
sempre le stesse persone politiche che tirano i fili del potere o delle miserie)
i quali purtroppo hanno una visione a volte “molto ristretta” e personale
dell’amministrare (è più facile nascondersi dietro il paravento della non
partecipazione, che partecipare confrontandosi con la consapevolezza e la
volontà di portare a casa risultati e vantaggi collettivi).
Si dice che chi rompe paga e i cocci sono suoi!
Alcuni tra sindaci ed assessori hanno rotto, ma i cocci sono di tutti gli
abitanti della Comunità Montana che hanno perso una grande occasione di
migliorare la qualità dei propri servizi socio-assistenziali.
Ringrazio infine il Presidente della “Associazione Sostegno Demenze”, che aveva
perorato questa causa nell’incontro di Montefiorino, per il contributo dato e
per le affermazioni rese.
Invito pertanto ogni consigliere montano, ogni persona dotata di sensibilità ad
interessarsi a questa esigenza per convincere anche i più tenaci che ogni euro
speso oggi nell’assistenza e nella sanità per gli altri è un dovere morale,
civico, civile e un giorno potrà essere speso anche per noi.
Senza rancore verso nessuno e con l’augurio di un Buon Natale e Buon 2006.
Bertugli Graziano
(Assessore ai Servizi Sociali,
Comunità Montana Modena Ovest)
Meno campanili,
meno orti o orticelli, più collaborazione e solidarietà!
La crisi politico-istituzionale delle Comunità montane sta mettendo a dura prova
la capacità di risposta ai problemi della gente e impedisce a tali enti la
formulazione di obiettivi strategici di sviluppo di tutta l'area montana. La
Comunità Montana Modena Est è retta da un commissario, la Ovest si dibatte da
mesi nelle secche di rapporti difficili e nella stagnazione, solo la centrale ha
trovato un momentaneo equilibrio.
Credo che, al di là delle persone coinvolte, il problema imponga a tutti gli
amministratori una seria riflessione sul significato e sul valore che tali enti,
così come in epoca certamente diversa furono pensati e disegnati, rappresentano
per lo sviluppo socio-economico della montagna.
Nel febbraio 2005 tutti i consigli comunali dei 18 comuni montani hanno votato
l'intesa istituzionale per la montagna modenese, volta ad individuare e
coordinare gli indirizzi e le strategie per favorire lo sviluppo della montagna.
Si tratta di un approccio innovativo rispetto ai problemi di questo territorio
che pone come idea-forza centrale la qualificazione dello sviluppo mediante una
maggiore sinergia tra gli attori del territorio allo scopo di innalzare
l'efficienza e ottenere economie di scala nell'erogazione dei servizi pubblici.
La strada maestra indicata dalla legge regionale del 2004 n. 2, "Legge per la
montagna", per lo sviluppo delle zone montane è dunque quella delle intese
istituzionali di programma che presuppongono una visione unitaria della "realtà
montagna". Ritengo pertanto che le politiche territoriali per lo sviluppo delle
zone montane, così come recita la premessa dell'intesa, dovranno mirare
all'associazionismo e all'aggregazione dei Comuni e delle Comunità montane,
sostenendo al contempo la valorizzazione delle potenzialità distintive delle
singole realtà locali.
Meno campanili, meno orti o orticelli, più collaborazione e solidarietà!
Tocca a noi montanari dimostrare apertura mentale verso il cambiamento, capacità
progettuale e intelligenza politica. Credo che i tempi siano maturi per andare
ad un superamento delle tre comunità montane, pensate oltre trent'anni fa in un
quadro culturale, socio-economico e politico-istituzionale radicalmente diverso.
Reggio Emilia ha una sola Comunità montana che comprende 13 comuni. Pensiamo
seriamente e lavoriamo - invece di scannarci per obiettivi di corto respiro -
alla possibilità di creare anche nel nostro territorio un'unica Comunità
montana.
Ai cittadini amministrati, e qui cito un concetto che io condivido espresso
recentemente dal presidente della Provincia Sabattini, non interessa tanto chi
eroga il servizio ma la qualità del servizio; e noi sappiamo bene che solo
unendo le forze è possibile reperire energie e risorse da spendere.
Mauro Fantini - Sindaco di Prignano
Il cantastorie
Cara Luna,
ho tra le mani l'ultimo numero e la mia attenzione è attratta da “Il
Cantastorie” a pag. 8. Mi ha colpito profondamente “Dove l'azzurro è dolce”.
Condivido le tue parole ad una ad una, mi ci sento dentro come in una vasca
piena d'acqua fresca nella calura. Le faccio mie e sarei tentato di riscriverle
tutte, ma mi basta leggerle e rileggerle. Ti ringrazio ed invito tutti coloro
che hanno voglia di pulizia interiore a meditarle. E' bello constatare che tutti
abbiamo bisogno di amare e di essere amati; tutti, senza età, sentiamo che senza
amore non è vita. Tu dici: ”Se ci pensiamo bene, non vi è senso alcuno in una
vita che si trascina stanca, che passa insipida e senza emettere suoni; un
accontentarsi che uccide...”. Parli di un amore che porta in alto, fatto di
semplicità, di umiltà (l'amore vero è umile), di speranza.
Quanta gente rinuncia alla vita per un pugno di foglie secche! Domani...
domani... domani, quando tutti i miei affanni saranno sistemati e non sa che
domani è oggi.
Tu dici ancora: ”Nel mondo, oggi, spesso il sentimento è interpretato come
debolezza, si ha quasi paura di scoprire che abbiamo bisogno di qualcuno per
riuscire a volare, che abbiamo bisogno di amare e ancora amare donandoci in modo
totale.”. Quanto hai ragione! Chi non affronta la realtà con cuore sincero
scivola, inevitabilmente, in amori di seconda categoria, in surrogati
degradanti. Ancora ripeto con te: ”Non dobbiamo vergognarcene, non dobbiamo
avere paura di scoprirci... capaci di vivere fino all'ultimo, animati dalla
convinzione di essere tutti figli Tuoi”.
Mi pare di aver capito la lezione: abbiamo tutti bisogno dell'Altro per potere
salire in alto, oltre le stelle. Mi viene da concludere esclamando: "Ci hai
fatto così Tu, o Signore; l'uomo se non ama muore!".
Con gratitudine,
Ugo Beneventi (Costrignano)
Cara Luna,
il 14 agosto ho assistito, nel cortile interno della Rocca di Montefiorino, ad
una commedia-rappresentazione dell'eccidio di Monchio, Costrignano e Susano del
18 marzo 1944. Lo spettacolo si apre col maestro Walter Cozzi (mio maestro in
quel tragico periodo) che racconta la sua nomina a Costrignano assieme ad altri
insegnanti della valle.
Si parla in prevalenza di Costrignano: di don Guidetti, della maestra Ademade
(Dema) Ferrari (una istituzione nel paese), del maestro Ceccarelli insegnante a
Casavecchia ecc... E' un lavoro senz'altro pregevole e di un certo spessore; da
vedere, specialmente dai giovani.
Il mio intento, però, non è di parlare di arte, voglio piuttosto chiedere ai
consiglieri di Palagano se ne sapevano qualcosa. Se non ne sapevano nulla è
grave; se ne erano a conoscenza perché non si sono attivati per farlo uscire
anche a Costrignano?
Sono convinto che per i costrignanesi si tratterebbe di un bellissimo regalo.
Cordialmente,
Ugo Beneventi - Costrignano
Maltrattamenti di animali
Tutti sanno come noi la pensiamo riguardo a certi maltrattamenti verso gli
animali.
Non è maltrattare dar loro uno schiaffo o una pedata nel sedere se meritata, ma
è tutt'altro. Innanzitutto ringraziamo con tutto il cuore per le segnalazioni
che ci pervengono tipo: cani tenuti senza possibilità di bere un po' d'acqua, di
mangiare, di camminare di tanto in tanto, di essere chiusi in angusti ripostigli
che sarebbero piccoli anche per comuni conigli. Possiamo quindi immaginare cani,
cavalli ed altri animali, perciò a volte dobbiamo essere un po' severi con
queste persone. Credeteci non è nostro godimento comportarci così, è per amore
verso poveri animali indifesi, fedeli ai propri padroni fino alla morte, ma
sempre traditi da coloro che pensano solo al loro divertimento e al loro piacere
senza mai pensare a chi sta aspettando un pezzo di pane secco, un po' d'acqua,
una carezza e un po' di libertà. Ancora vogliamo ringraziare chi come noi vuol
bene agli animali e continua a segnalarci tali crudeltà.
Non arrabbiatevi se poi capita qualche visita indesiderata e forse anche qualche
multa (purtroppo abbastanza salata) per aver violato un articolo di legge.
Giorgia Caggiati e Luciano Fratti
Vigili del fuoco
Ho letto la lettera inviata dal vigile volontario di Frassinoro e senza entrare
nel merito del Volontariato, Istituzioni, Enti Locali, ecc... voglio solo far
presente che ci sono dei dati inconfutabili che dimostrano che dopo neanche 15
minuti dallo svilupparsi dell'incendio erano già sul posto tutte le strutture
locali Medico Infermieri, Croce Rossa, Carabinieri. Brillavano per la loro
assenza i Vigili del Fuoco.
E mi pare che fosse una presenza indispensabile in questo tipo di intervento.
Ribadisco che senza l'intervento di volontari ora ci sarebbe una casa
completamente distrutta e non in ristrutturazione. Prendo atto che dal primo di
aprile è attivo un distaccamento dei Vigili a Frassinoro; peccato che l'incendio
di cui si parla si sia verificato il primo marzo e pertanto all'epoca era mio
diritto evidenziare questa lacuna.
Grazie per l'ospitalità
Primo Bernardi
Fontane pubbliche...
Sono passati 2 anni ( la lettera venne pubblicata nel numero de La Luna del
novembre 2003) ma finalmente ho ricevuto la risposta alla mia richiesta di
informazione sulle fontane pubbliche del territorio comunale. Anche se ho avuto
la risposta per interessamento personale, ne faccio volentieri partecipi i
lettori .
Piccola premessa: io davo per scontato che eventuali non conformità delle
fontane pubbliche (per residui chimici o batteriologici) venissero
repentinamente segnalate dall'affissione di cartelli "acqua non potabile" e che
mancando questi l'acqua fosse da ritenere idonea al consumo umano, ma ho
appreso, con un certo sconcerto, che, a volte, i cartelli venivano subito
rimossi, da qualcuno che evidentemente ritiene che mancando il cartello l'acqua
diventa potabile.
Per ovviare questo "inconveniente" ho chiesto al tecnico comunale di esporre i
risultati delle analisi alla vetrata del Municipio, in modo che siano sempre
visibili.
Oltre ai risultati sulla potabilità vi sono anche altre caratteristiche
importanti, relative alla qualità delle acque esaminate, in particolare il Ph e
la durezza in gradi francesi (°F), qui di seguito trascrivo i valori medi delle
fontane pubbliche controllate.
Fontana di Susano: Ph: 7,2; durezza 34,2 °F - Fontana Casa Lenzotti: Ph: 7,5;
durezza 26,6 °F - Fontana Cà d'Antonio: Ph: 7,4; durezza 31 °F - Fontana di
Boccassuolo (inizio paese): Ph: 7,55 ; durezza 23 °F - Fontana abitazione fam.
Fiori Loris: Ph: 7,5; durezza 26 °F - Fontana delle case nuove n. 1 (loc. La
Ferrara): Ph 7,4; durezza 31,9°F - Fontana di Casa Conversi (via Toggiano): Ph:
7,0; durezza 39 °F.
Sulla vetrata del municipio sono a disposizione dei cittadini interessati la
visura dei risultati completi delle analisi, con gli altri valori
(conducibilità, cloruri, solfati, ammonio, nitriti e nitrati) che ovviamente
sono nei termini consentiti dalle normative.
Detto, anzi, scritto questo, vengo a rendere conto di un'altra cosa, che avrei
voluto inviare per il numero precedente de La Luna, ma l'andare in Africa e il
ritardo dei dati sulle fontane non me lo ha permesso.
Ho ricevuto critiche ed elogi, come conseguenza dell'articolo pubblicato nel
dicembre 2004; dopo questi 11 mesi posso trarre una conclusione: quella lettera
è valsa la pena scriverla. Ne è valsa la pena per poter leggere la risposta del
sig. Francesco Discienza (mi scusino gli altri che sulla Luna o privatamente mi
hanno risposto, ma quella a cui alludo è di un'altro spessore).
Ne è valsa la pena per aver potuto entrare in contatto con don Fortunato
Provvisorio (al secolo don Carlo Bertacchini) parroco di un minuscolo paesino
(Morano), un parroco che forse "ha dato di matto" come mi ha detto recentemente
un'amico, ma un "dare di matto" che auguro a me stesso e a tutti voi, perchè
significherebbe che prendiamo coscienza di quello che siamo, come esseri umani
e, soprattutto, come discepoli di Cristo.
Penso che gli farebbe piacere essere contattato e che molti ne trarrebbero
sicuro giovamento.
Ho letto (e fatto leggere) i 2 libri che ha pubblicato, ho visto il "presepe
permanente Talebano", mi ha perfino dato una ricetta curativa, a base di aloe
vera, miele e grappa, ma soprattutto, ho chiaccherato con lui, con un uomo che,
come me, ha dato, anzi sta dando di matto.
Ne è valsa la pena, quindi: grazie Luna.
Doriano (Costrignano)
Siate ribelli!
Non accettate di essere formattati
come un sistema, imbrigliati da strette regole, non sottomettetevi, docilmente,
agli editti della banalità volgare che corrode il mondo come una cancrena.
Diffidate delle mode, false rivoluzioni, effimeri giochi di saltimbanchi,
polvere negli occhi. La folla gregaria vi si precipita, per evitare di pensare,
di decidere, di sognare in tutta libertà. Bisogna essere ribelli per resistere.
Non copiate ed imitate gli altri, siete esclusivi.
Perchè conformarsi alla massa?
Gli altri fumano? si ubriacano? si drogano? si fanno tatuaggi e piercing?
Perchè voi dovete fare come loro?
Per essere parte del mucchio, che non sa pensare, decidere e sognare in tutta
libertà?
No, perchè voi siete migliori!
Quindi siate ribelli, resistete, siate voi stessi.
Se almeno 2 o 3 giovani lettori (i voi a cui alludo), capendo questo pensiero,
ne seguiranno l'ideologia, sarà valsa veramente la pena scrivere queste quattro
righe.
Doriano (Costrignano)
Caro Fabrizio.
Mi scuso, fin d'ora,
per lo spazio che userò su questo giornale, per rispondere al sig. Fabrizio,
sarà l' ultima volta, per non iniziare sterili polemiche, ma visto che non posso
dare risposta immediata come può fare lui, usando la Luna Nuova prima ancora che
esca, avrà un attimo di pazienza!
Detto questo rispondo.
Caro Fabrizio devo costatare, con un pizzico di delusione, che le varie riunioni
economiche, sociali e soprattutto culturali, che dici di frequentare con tanto
interesse, non hanno portato nei tuoi confronti, ad un gran risultato, visto che
se un cittadino del comune di Palagano come me, risponde ad una tua provocazione
scritta, con una considerazione di diverso parere, viene interpretata come un
attacco personale. Devi accettare il fatto che non tutti la pensino come te!
Accetta, quindi, un consiglio... leggi meglio la considerazione da me fatta
nella Luna nuova di agosto e rispondi in merito a quella!
Ancora due cose:
1) Ogni consigliere del comune ha le sue mansioni e il suo assessorato da
seguire, bene o male che sia;
2) Le poche lettere che ho scritto sulla Luna nuova le ho sempre firmate con
nome e cognome, non R.C
Saluti.
Caminati Romano (Costrignano)
Consigliere del comune di Palagano
La vecchia casa
Penso che le vecchie
case delle nostre montagne abbiano un'anima. Ne conosco una che ha centinaia di
anni e ogni volta che la vedo sono triste e felice insieme. E' una vecchia casa
in sasso e sopra il muro antistante l'aia e tutt'intorno ad essa la terra è
buona e si coltivano gli orti, anche se qualche albero da frutto non ha più la
bella chioma di un tempo, ma solo qualche foglia su vecchi rami di un tronco
vecchissimo. Io voglio bene a questa casa e penso a lei quando, sicuramente, ha
vissuto tempi migliori.
So che nella primavera del 1821 vi entrarono i suoi primi abitanti e sisuramente
si fece una festa. Una bella festa con del buon vino fatto in casa, pane cotto
nel suo vecchio forno a legna, assieme ad un panettone casereccio e saporito e
salame conservato per l'occasione che si aspettava da tempo.
La famiglia, sicuramente numerosa, che tanto aveva lavorato, in quel giorno si
concedeva il meritato riposo festeggiando questo evento felice e i bambini,
contenti e timidi, si nascondevano dietro la veste della madre. Il pergolato di
uva moscatella, davanti ad essa, che cominciava a germogliare, prometteva tanti
bei grappoli da gustare nel prossimo mese di ottobre.
Anche le mucche, con i vitelli nella stalla nuova e pulita, assieme agli altri
piccoli animali da cortile, vivevano la loro vita molto meglio di quelli di
oggi. Vi erano “corghe” e “giovi” attaccati al muro esterno della stalla e sul
“biroccio” i bambini che, ora non più timidi, riempivano di grida e risate
quell'atmosfera già così festante e gioiosa.
Cara vecchia casa disabitata, silenziosa e bella con quel tuo piccolo porticato
che invita alle confidenze e la vecchia “teggia” a sasso col suo grande arco
dove ogni persona può sognare di costruire e vedere quello che desidera e un
panorama che nessuno ti potrà mai togliere. Intorno la tua terra donerà sempre
frutta e ortaggi a qualcuno che capirà come sei ristrutturandoti pur lasciandoti
intatta, perché soltanto così nei tuoi vecchi muri rimarrà per sempre la tua
storia.
Sorbi Cristiana (Montefiorino)
Ciao a tutti,
complimenti per il vostro sito è veramente interessante.
Io mi chiamo Dino e abito a Romanoro (purtroppo non sempre) ho un sito... molto
amatoriale, dove ci sono alcune informazioni su Romanoro e dintorni, foto sulla
frana di Romanoro e altre cose.
www.lupidellavalle.net.
Ciao ancora.
Dino Fontana (Romanoro)
Gentili amici,
sto leggendo il vs. ultimo periodico datato Luglio 2005.
In copertina, ho visto con piacere la foto del gruppo giovani di Palagano in
vacanza a Sappada; mi permetto di segnalare che detta località si trova in
Veneto (BL) e non in Trentino.
Colgo l'occasione per denunciarvi lo smarrimento e la sorpresa che hanno provato
alcuni miei amici (spiritosi) per la mancata elezione a Pontefice del Sig.
Torri.
Infatti la sua lettera/protesta indirizzata allo scomparso Papa Woytila aveva
illuso molti ns. compaesani...
Con simpatia, Vs attenta lettrice.
Ciao a tutti e anche a Doriano.
Lilia (Costrignano)
Complimenti.
Casualmente ho letto (inviatomi via email da un'amica che mi chiedeva la mia
oponione) il vostro giornalino, del quale francamente ignoravo l'esistenza.
Devo sinceramente farvi i miei complimenti.
Che un'associazione locale riesca ad allestire un giornalino così ben fatto è
una vera e piacevole sorpresa, che magari induce a riflettere ancor più sul come
anche in un comune asseritamente "maggiore" quale Pavullo si potrebbe fare ben
di più...
Auguri anche per il futuro
F. G. (Modena)
Cara Luna,
Ringrazio il buon amico Bruno Ricchi (Zaba) per la bella poesia e la breve
biografia di mio nonno Pietro pubblicata nella rubrica "la ballata della Valle".
Ringrazio inoltre tutti Voi "lunatici" per lo spazio concesso sul Vostro super
periodico.
Piero Bertogli
(Palagano)
Grazie Filippo!
Carissima Luna,
mi chiamo Enrica e ti chiedo di pubblicare il bellissimo pensiero che Filippo
Ferrarini ha scritto in occasione dell'apertura della Locanda Cialamina.
Un simile pensiero che mi ha aperto il cuore e commosso merita di essere
pubblicato. Sono sicura che nemmemo il più grande dei poeti sarebbe stato in
grado di esprimere in maniera migliore ciò che Filippo ha espresso in poche
righe scritte di getto su una vecchia agenda nel suo laboratorio di scarpolino.
Vorrei quindi ringraziare pubblicamente "Flep" al quale mi lega un affetto
profondo e sincero per la sua rima poetica innata, corretta, lucida e per la
sensibilità con la quale racconta i propri pensieri. Pensieri di vita vissuti e
sofferti come i ricordi dei tempi di guerra che ascoltarli ti fanno luccicare
gli occhi.
A lei Filippo mi inchino e spero ancora che le sue parole mi possano emozionare
di nuovo Grazie!
Enrica (Palagano)
I Palaganés j àn fàt dla vìa
A ‘v dirò ‘na cósa, ma a vöj èser curtés |
I palaganesi han fatto della strada
Vi dirò una cosa, ma non voglio offendere nessuno Filippo Ferrarini |