la Luna nuova

Notizie, tradizioni, solidarietà da Palagano e dintorni 

 

 

La buca delle lettere

Raccolta delle lettere pubblicate sul periodico

 

 

Indice

 


la Luna nuova  -  Gennaio 2009


 

 

Cambia musica

 

Al di là delle numerose correnti di "antipolitica" che sono nate recentemente, trovo che il voto sia un diritto fondamentale acquisito in centinaia di anni a seguito di guerre e lotte.

Il diritto di voto che i nostri avi hanno conquistato, ci permette di manifestare democraticamente la nostra opinione politica, cioè chi meglio ci possa rappresentare in parlamento.

Chi non ha votato non ha nessun diritto a lamentarsi di come vanno le cose. Non ha fatto niente per cambiarle.

Non è astenendoci che miglioriamo le cose, l’anarchia porterebbe solo una grande confusione. Al contrario è prendendo una posizione e instaurando un dialogo con chi la pensa diversamente che si possono confrontare le idee. In questo modo si risolvono i problemi.

Al di là degli esiti elettorali, ho notato che in generale è cambiato il comportamento della società dal punto di vista della politica. Il grande disinteresse nella politica, soprattutto nelle nuove generazioni, crea elettori, che al massimo si informano dell’operato del governo ascoltando un pessimo telegiornale in tv.

Il risultato è che il voto viene assegnato al partito, al candidato che va più di moda, che sembra più forte, più bello, che appare migliore e non al più sobrio, più giusto, più di qualità.

Non va più di moda l’operaio che vuole la rivincita sociale mediante la forza dell’istruzione, mediante le pari opportunità o mediante i servizi pubblici (quindi di tutti) di qualità (nobili obiettivi, no?).

Il ceto medio basso fino a pochi anni fa si vergognava perché non si poteva permettere di studiare. No, ora va di moda l’operaio che finge di essere ricco vestendosi all’outlet, facendo un mutuo per comprare la macchina grossa e andando a ballare in locali (tra l’altro di pessima qualità) da ricchi (poco importa se poi uno è ignorante o un ladro o un drogato, l’importante sono le scarpe e la camicia che ti differenziano dai ladri ignoranti drogati di strada...) e che poi giustamente si lamenta di questa terribile crisi, delle tasse.

Ma in questo decennio dei reality, dell’informazione veloce, quello che conta è solo l’immagine. L’eroe è Fabrizio Corona, non Paolo Borsellino (troppo noioso informarsi di questi personaggi), i ladri sono solo gli extracomunitari, non i grandi imprenditori che fanno fallire le aziende (loro hanno le scarpe e la camicia, possono entrare…).

Gli episodi di "giustizia fai da te" che stanno capitando in questi giorni, mi fanno venire in mente quello che accadeva sempre in Italia nei primi ‘900, quando squadroni di matti, esaltati e crudeli, con le camicie nere, sedavano le rivolte di poveri disgraziati con la violenza (consiglio a chi non l’avesse visto di guardarsi Novecento di Bernardo Bertolucci).

Ho visto molte persone, in questi giorni, con il sorriso sulla bocca nel vedere questi esaltati con le camicie verdi che cacciano dei morti di fame dalle loro baracche.

E a volte vedo che è la stessa gente che condannerebbe al rogo un ladro da due soldi, che poi alla domenica mattina se ne va a Messa a pregare per i più bisognosi… (che spesso proprio perché bisognosi diventano ladri…).

Sì, è finito il periodo della musica rock, troppo complicata da suonare, da ascoltare e da capire.

È giunta l’era di nuova musica più immediata, più forte, più semplice è musica che appare migliore perché non va capita! La democrazia vuole questo, quindi balliamo!

 

Paolo Calicetti (Palagano)

17 maggio 2008

 


 

 

Truffa

 

Cara Luna, mi chiamo Michela e sono un'abitante del comune di Palagano, ti scrivo perché sono stata vittima di una truffa e voglio denunciare il fatto per fare in modo che tutti sappiano che esistono persone senza scrupoli.

Alla fine di maggio, mi telefona una signora dicendomi che ero stata scelta, insieme a pochi "eletti", per una promozione: avevo la possibilità di ricevere un coupon gratuito di euro 2500 che conteneva saldi del 30-50-70% da spendere nella loro nuova sede, che sarebbe stata aperta a Montefiorino. Sconti con i quali potevo comprare mobili, divani, arredamenti per la casa, …

L'incaricato è venuto l'1 luglio 2008 e mi ha portato una fotocopia del coupon e se volevo usufruire della promozione, mi chiedevano "solo" di tenere in visione per 15 giorni una parure di lenzuola e copriletto firmata, donata gentilmente dal loro sponsor, però dovevo firmare di averle ricevute.

E qui inizia il bello: il 25 luglio 2008 mi telefona l'ispettore di zona, dicendomi che sarebbe venuto a ritirare le lenzuola e per portarmi il coupon originale.

Quando arriva, mi tira fuori tanti cataloghi di merce che avrei poi trovato nella nuova sede e mi chiede come avrei poi pagato i 2500 euro.

Io casco dalle nuvole e gli dico che non ho nessuna intenzione di pagare e lui gentilmente mi spiega che avevo firmato un contratto con loro e dunque ero vincolata, se non pagavo sarebbero subentrati gli avvocati.

Presa dal panico, gli chiedo come posso pagare, convinta di poter poi fare gli acquisti nella nuova sede.

Mi propone delle cambiali o bollettini postali.

Scelgo i secondi e mi trovo a firmare per un finanziamento di 75 euro al mese per 4 anni...

Però lui, che "è una persona onesta" (testuali parole), mi lascia una batteria di pentole da riconsegnare a Montefiorino al momento dell'acquisto, una permuta praticamente.

Sono stata raggirata per la seconda volta.

Non esiste niente, non la sede, non la ditta, anzi, ho poi guardato su internet e al contrario esiste un bel forum aperto con centinaia di persone che denunciano questa ditta che opera con nomi diversi, ma con le stesse modalità in tutto il Nord.

Mi sono rivolta ai carabinieri, i quali mi hanno consigliato di rivolgermi all'associazione consumatori, così ho fatto e loro mi hanno dato le dritte per il recesso del contratto, finanziamento e la restituzione.

Non so come finirà, ma se mi avessero detto che alla soglia dei quarant'anni mi sarei fatta raggirare così, avrei risposto che era impossibile perché non sono stupida.

Bene, eccomi qui!

Un ringraziamento lo devo alle forze dell'ordine per la loro cortesia, al maresciallo Ferretti e ai suoi colleghi.

Grazie Luna.

 

Michela G. (Palagano)

30 luglio 2008

 


 

 

 

 

Leggendo l'ultimo libro di Ugo Beneventi: "Pietre per una casa comune"

 

Mi prende subito alla gola un irresistibile desiderio di riandare ai vecchi tempi del seminario e di ricordare gli amici di allora (solo di Costrignano eravamo in 12, come gli Apostoli: Albicini don Angelo, Beneventi Ugo, Celli Domenico, Celli Antonio, Ghiddi Evasio, Ghiddi Giorgio, Ghiddi Ugo, Pietrosemoli Franco, Pancani Ferruccio, Pigoni Miro, Rioli Fausto. A questi, guarda un po', si aggiunge Manni Antonio: "ciao, Antonio").

Spero di non avere dimenticato nessuno, e con l'occasione rivolgo un sincero saluto a tutti quelli che sono ancora con noi e un pensiero a chi ci avesse lasciato: particolarmente a mio fratello Domenico al quale tutti volevamo bene perché era buono e sincero.

Eravamo un bel gruppo: i chierichetti di Don Guidetti, un'ondata di amici più o meno della stessa età con lo stesso desiderio di provarci e di stare insieme, di trovare una alternativa alla miseria che ci legava alla terra e non ci dava scampo.

Sono certo che ognuno di noi condivide gli stessi tormenti religiosi, esistenziali, e anche lo struggente rimpianto di quei tempi, quando la vita era ancora un sogno; e questo fa degli scritti di Ugo, ancorché opinabili, qualcosa di interesse comune, direi universale.

E' tangibile nelle sue pagine il fervore, il desiderio di contribuire e la "pretesa rabbiosa" che la Chiesa si muova, che venga giù incontro alle necessità del mondo, che affoga nella ignoranza e nell'ingiustizia.

Ma ahimè! Non possiamo insegnare alle rondini a volare e non possiamo insegnare al Papa a fare il suo mestiere: il cattolico praticante, non può nemmeno interpretare le Sacre Scritture.

Poi ci sarà chi si scandalizzerà, chi lo definirà un "rompicoglioni" e altro ancora!

Ma io vorrei che molti del mio paese scrivessero, "rompessero i coglioni" così, ma mi facessero dimenticare che quando sono venuto io a Milano, qui era pieno di "uomini di fatica" e balie del mio paese che erano costrette a privare il loro bambino del loro latte per aiutare gli altri sette fratellini a mettere "gli zoccoli": tutte brave persone, ubbidienti e servizievoli... molto apprezzate per quello. Ne sento ancora parlare. Guardavamo le ragazzine?... ma per fortuna!

Ciao a tutti.

 

 

Celli Antonio (Milano)

30 giugno 2008

 


 

 

 

AVAP Palagano

 

Cara Luna,

il 30 novembre abbiamo inaugurato la nuova ambulanza. Nonostante le pessime condizioni meteo la partecipazione dei cittadini è stata buona.

Il nuovo mezzo, acquistato con il contributo della Fondazione CRM è un Volkswagen T5 a trazione integrale dotato di una piccola, ma fornita, unità pediatrica, un defibrillatore Lifepack 1000 di ultima generazione e monitor parametrico per il controllo costante dei parametri vitali durante il trasporto del paziente. Questa ambulanza, insieme all'automobile e al Ducato, ci porta ad avere un parco mezzi di tutto rispetto, specie durante il periodo invernale (3 mezzi tutti a trazione integrale) con la speranza di poter fornire un servizio sempre migliore e confortevole. Contiamo sempre sull'adesione di nuovi volontari ricordando che l'AVAP è di tutti.

Sta inoltre nascendo un importante progetto riguardo l'uso dell'automobile; un progetto che speriamo di riuscire a portare avanti... non sarà facile ma ci proveremo. Di quest'ultimo vi terremo informati tramite "la Luna" man mano che si andrà avanti con le riunioni fra le AVAP di Palagano, Montefiorino e Alta Val Dolo, assieme all'Azienda USL di Modena.

Detto questo, passiamo ai ringraziamenti.

Ringrazio la Banda Musicale di Palagano diretta dall'instancabile Ottavio Piacentini che con notevole sforzo è riuscito a rallegrare una giornata metereologicamente al limite!

Un grazie di cuore al Team della "Locanda Cialamina" che ha fornito un ottimo rinfresco e un pranzo di tutto rispetto. Al parroco don Fabrizio un ringraziamento speciale per la disponibilità e le bellissime parole dette durante la Santa Messa, insieme ai ragazzi della parrocchia e alla Suore Francescane che con i loro canti riescono sempre a dare un'atmosfera speciale alle cerimonie.

Ricordo che, nei mesi di gennaio e febbraio 2009 in data da definire, avremo le elezioni per il nuovo consiglio direttivo e la presidenza AVAP.

Chi fosse interessato o si volesse proporre sarà ben accetto. Grazie a tutti

 

Giancarlo Caminati

(Presidente AVAP Palagano)

 

 


 

 

Grazie ai volontari AVAP

 

Attraverso l’ospitalità del periodico "la Luna", desidero esprimere un sentito e sincero ringraziamento ai volontari dell’AVAP di Palagano per la disponibilità dimostrata nei miei confronti, fornendomi il trasporto che mi ha permesso di effettuare la lunga terapia riabilitativa resasi necessaria dai postumi dell’incidente stradale occorsomi.

Ringrazio quindi di cuore le persone che hanno contribuito con professionalità e gentilezza ad aiutarmi, realizzando concretamente il trasporto quasi giornaliero del quale ho avuto bisogno ed in particolare: Mary L. per la puntuale organizzazione e la cortesia dimostratami e tutti gli autisti: M. Pia T., Adriano S., Aldo P., Bruno R., Bruno B., Ermanno D., Francesco G., Germano B. per la loro competenza e disponibilità.

Grazie ancora.

 

Alice Capitani (Palagano)

 

 


Indice