Madonna di Pietravolta: Chiesa della Beata Vergine delle Neve
Facciata, particolare.
A Madonna di Pietravolta già nel '600 si conservava, in una cappella che portava il titolo della Beata Vergine della Neve, un quadro della Madonna ritenuto miracoloso. Di tale capella, posta esattamente sul crinale che separa le valli del Dolo, a ponente, e del Dragone, a levante, e segna in quel tratto il confine tra la diocesi di Modena e di Reggio Emilia, si contendevano la giurisdizione il parroco di Arcovolto (Riccovolto vecchio), in diocesi di Modena, e quello di Fontanaluccia, in diocesi di Reggio Emilia. Nel maggio del 1642 la venerata immagine della Vergine di Pietravolta fu nottetempo trafugata dagli abitanti Arcovolto e trasferita nella loro chiesa. Quelli di fontanaluccia se ne riappropriarono, con lo stesso sistema, nel novembre successivo e la trasportarono nella loro chiesa dove rimase esposta per alcuni giorni prima di essere nascosta in luogo segreto. La controversia, infine, fu rimessa ai vicari delle due diocesi che la risolsero a favore di Fontanaluccia il cui rettore riconsegnò alla comunità di Pietravolta il quadro che fu collocato in una nuova e più grande cappella eretta nel frattempo vicino alla precedente, ormai cadente. Un secolo e mezzo più tardi anche questa seconda chiesa, per i danni del tempo e dell'instabilità del suolo, minacciava rovina cosichè nel 1792 ne fu eretta poco distante una terza che nel 1850 l'allora custode fra' Pacifico da Giuncugnano, dotò del campanile. A metà del '900 la chiesa è stata ampliata con l'aggiunta del transetto, dell'abside e dell'insolito tiburio quadrato e ornata con elementi architettonici e scultorei in pietra serena di gusto medioevaleggiante sia nella facciata, percorsa in basso da archetti su colonnine, sia all'interno. Nel 1979 è stato costruito il porticato con architravi in legno e colonnette di cemento armato sul lato sinistro del sagrato.
Madonna di Pietravolta, album fotografico | |
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