Martina Mazzieri
La Fenice
Un pianto. Un pianto stuggente, devastante.
Quindici minuti di sofferenza che fanno cambiare idea grazie alla forza del dolore.
Un dolore di paura, paura di sbagliare.
Il pianto che rimanda a quei cinque giorni. I giorni in cui tutto non contava, tutto disperso nel nulla.
Un sentimento incompreso che per la prima volta si faceva capire. Ma ora? Cosa seguire? E' impossibile capire cosa comanda la ragione e cosa il cuore. La distinzione che si può fare oramai è tra dolore e felicità.
Ma quell'insieme ingarbugliato, ammassato, attorcigliato di sentimenti, non ti fa capire.
L'unica domanda che riesci a porti è se ne vale la pena. Ma riesci a darti la soluzione?
Un enigma possibile, ma impossibile.
E continui a pensare e ripensare, provando quel dolore.
Non sai cosa fare e cerchi un qualcosa che ti faccia stare bene. Un appiglio ce l'hai.
Sai di essere insoddisfatta, di provare quel senso di rimorso che, dato che non hai mai provato, ti spinge a pensare che sia tutto sbagliato. Pensi di voler cambiare ed hai tutte le risposte fondate del perché farlo. Ma ti ritrovi davanti al cartello ed il pianto ritorna a te.
"Ora, è da fare una scelta. Meglio rischiare? O forse aspettare?"
L'hai già passata questa situazione, non è vero?
Sai cosa vuoi e cosa è più giusto, ma hai paura del cambiamento perché il tunnel è buio.
Se fosse inconcluso? Te ne pentiresti?
Ma continuare a mentire a te stessa non aiuterà. La paura di perdere la persona più importante per te, ti blocca.
Ma non la stai perdendo veramente. Solo apparentemente.
Quindi perché avere paura? Non di un incidente, non di cancro si tratta.
Il coraggio deve prevalere.
Le ragioni alle quali hai pensato e ripensato non sono infondate, altrimenti non esisterebbero. Dunque perché ti fermi durante il cammino?
Forse è quella voce, quello sguardo, quella persona. Sai che ti mancherà chi ti ha sorretto per tutto quel tempo, chi è diventato una parte di te a cui non puoi pensare di fare a meno. Ma vale la pena perdere del tempo?
Sai di aver ragione, sai quello che provi veramente.
Accettalo.
Sai cosa potrebbe provocare il cambiamento, ma potrebbe risultare anche meglio di quanto tu possa immaginare.
Come non credevi fosse possibile arrivare a questo punto con Lui. Come immaginavi di non poterti affezionare.
Ma ormai hai rimandato tre anni quel desiderio, quella passione, che nel tempo è cresciuta. Vuoi rimandare ancora? Il prossimo Nuovo Anno ti distruggerebbe. Quindi perché dimandare? Affrontalo. Affrontati. Affrontali.
Fai nascere dalle ceneri una nuova vita.