I mestieri di una volta. LAVORAZIONE DEL LATTE.


 

Le mungitrici di una volta si chiamavano mani. Si mungeva al mattino prima del pascolo e la sera al ritorno. Il latte veniva raccolto in un secchio tenuto tra le gambe dal mungitore che sedeva sopra a e banciöl (seggiolino). Questi era in lotta perenne con la cua (coda) della mucca che cercava di tener lontane le mosche. Il latte, pulito da eventuali impuritą, veniva lasciato sedimentare nei bašlott. Dopo diverse ore si procedeva a spegghiar (spannatura). La panna ottenuta era introdotta nella zangula (zangola) dove, ritmicamente battuta, si trasformava in błter (burro) e siero. Il siero non era un prodotto di scarto, bensģ veniva utilizzato per la preparazione du rėmll (crusca) per le galline o come purgante.

Il latte scremato era posto nella caldaja (caldaia). Si aggiungeva e pėrsamm (caglio ottenuto dallo stomaco di agnello lattante) e lo si scaldava fino a farlo rapprendere. A questo punto si toglieva il tutto dal fuoco e si sminuzzava finemente la cagliata con la šhiuna. In poco tempo il formaggio era pronto da riporre nella fatturina (forma per formaggio) nella quale era accuratamente pressato, quindi salato e posto in de tłvadel (cantina) per la stagionatura. La šcotta (siero) era riscaldata nuovamente per ottenere la puvina (ricotta). La šcotta serviva per preparare la bröda a e purcell (brodaglia per il maiale).