I mestieri di una volta. BATTITURA DEL GRANO


E furment (il grano) era un prodotto vitale per l'economia del paese. Veniva seminato anche nella varietà di marzöl e šcandella (segale). Quando maturo era mietuto con l'amzura (falcetto). Utilizzando i ligačč si formavano i cöv (covoni). L'ara (l'aia), luogo di battitura del grano, veniva pulita accuratamente quindi cosparsa con la biùda (sterco bovino molto allungato con acqua), per chiudere gli spazi tra le piagnne (piastre di sasso) e livellarla. Essicata la biùda i covoni venivano disposti in modo da farmare la medda (accatastamento di covoni fatto in modo che la spiga, e quindi il grano, non si bagnasse in caso di pioggia). Venivano stesi a terra i cilun (tendoni molto resistenti) e sopra i covoni per essere percossi con i cerchj (bastoni snodati uniti con una fettuccia di cuoio) affinchè rilasciassero i chicchi di grano. La paglia e la mass (composto di grano e pula) venivano separati. La paglia, sciolta e distesa sull'aia, era schiacciata da e piastrun da l'ara (sasso dell'aia), trainato dalle mucche, in modo da estrarre anche gli ultimi chicchi. con una grossa pala si lanciava, quindi, la mass contro un telo, sfruttanto anche il vento, per separare il grano dal lucc (pula). Il cereale veniva raccolto e conservato in cassoni di legno. Prima di portarlo al mulino, per essere macinato, era ulteriormente pulito con e vall  (setaccio).