la Luna nuova

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Editoriali&Terza pagina

 

Raccolta degli editoriali  e delle "Terze pagine" pubblicati sul periodico la Luna nuova

 

 

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la Luna nuova  -  agosto 2012

 


 

 


Terza pagina


 

di Paolo Gualandi

 

Martedì 29 maggio, arrivando nella piazza del comune intorno alle otto e mezzo di sera, era impossibile non notare decine di persone con le tipiche divise color arancione dei volontari in attesa dell’arrivo degli ospiti dalle zone terremotate. Il colpo d’occhio è stato davvero notevole, quasi una "marea arancione"!

Entrando in comune per lasciare il proprio numero e la disponibilità, l’aula consigliare si trovava adattata a centro di stoccaggio e di smistamento per gli aiuti, con vestiti, coperte e quant’altro di utile per l’accoglienza degli ospiti di Finale Emilia.

Anche molti dei ragazzi che per motivi di studio o di lavoro risiedono in città si sono mobilitati e, nella stessa serata del 29 maggio, sono saliti a Palagano per mettersi a disposizione della macchina organizzativa che si era già messa in moto. Durante i primi giorni dell’emergenza, alcuni di loro hanno gestito un servizio di centralino unico 24 ore su 24, alternandosi per coprire anche tutta la notte. Tante le persone che hanno dato la loro disponibilità, superando abbondantemente il centinaio già dopo il primo giorno. Alcuni hanno perfino offerto un proprio appartamento, in caso ce ne fosse stata necessità.

Per non parlare del mondo dell’associazionismo locale che è stato fin da subito presente e operante anche nei luoghi colpiti dal sisma, lavorando giorno e notte, fine settimana compresi. Palagano è da sempre un comune con una spiccata propensione all’associazionismo, partendo dall’assistenza fino alla cultura, allo sport e al volontariato internazionale. Tutto questo mondo che, solitamente, si occupa di ambiti differenti, si è trovato accomunato dalla stessa causa e ha dato una risposta collettiva straordinaria, amplificata dall’aiuto massiccio della gente comune.

Come sempre capita si è sentita anche qualche voce fuori dal coro, ma non c’è da preoccuparsi, fa parte del gioco.

A volte, anche a ragione, ci si lamenta delle cose che non funzionano, ma in questa occasione, invece, questo piccolo paese ha veramente dato una prova di qualità importante, ha fatto squadra intorno a un obiettivo comune e sentito e ha così dimostrato quanto si può fare con l’impegno di tutti, guadagnandosi anche un po’ di notorietà su giornali e televisione.

Questa volta possiamo e dobbiamo essere orgogliosi.


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