la Luna nuova

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Editoriali&Terza pagina

 

Raccolta degli editoriali  e delle "Terze pagine" pubblicati sul periodico la Luna nuova

 

 

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la Luna nuova  -  marzo 2012

 


 

 


Terza pagina


 

di Paolo Gualandi

Green economy

Spesso le tematiche ambientali come il riciclaggio dei rifiuti o le energie rinnovabili sono state trattate esclusivamente dal solo punto di vista dell’etica ambientale. Si è argomentato che lo spreco è immorale e che è necessario pensare alle generazioni future. È ovvio che queste ragioni siano ineccepibili, tuttavia in queste righe si vuole insistere su un altro aspetto, sicuramente meno nobile, ma forse più diretto e concreto nella sua "brutalità": il denaro. Oggi, infatti, intorno all’ecologia si sta sviluppando un intero settore economico, la così detta "green economy". Si è finalmente capito che alcune situazioni attuali (energia e rifiuti in primis) sono poco sostenibili, costose e poco controllabili. In più, l’avvento di nuove tecnologie ha reso convenienti alcuni comportamenti ambientali virtuosi che in passato erano alla portata di pochi ecologisti facoltosi. Ad esempio, in questo numero de la Luna nuova viene trattata, in particolare, la tecnologia del biogas che permette di ottenere gas metano da un materiale di scarto (quindi un costo) come i liquami, i quali, una volta trattati, risultano ancora ottimi fertilizzanti, ma privi di odore. È chiaro che nessun imprenditore installerebbe mai un impianto del genere per pura etica ambientale, perché rappresenterebbe un costo extra che renderebbe meno competitiva l’azienda. Oggi, tuttavia, la tecnologia è arrivata a un punto per cui un tale investimento non è solo qualcosa di virtuoso dal punto di vista ambientale, ma anche una risorsa che fra pochi anni sarà indispensabile per qualsiasi azienda agricola per garantirne la competitività, alla pari del trapano per un muratore.

In generale, tutte le energie rinnovabili sono in straordinaria espansione e grandi aziende italiane stanno costruendo in tutto il mondo impianti per la produzione di energia idroelettrica, solare, eolica e geotermica. Già in questi primi anni le società che hanno investito in questo settore stanno mediamente ottenendo ottimi risultati, con eccellenti prospettive di sviluppo per il futuro. Va sottolineato che ancora gli Stati stanno fornendo incentivi per queste tecnologie, ma si confida che presto diventeranno allettanti anche senza aiuti pubblici, grazie al continuo avanzare della tecnologia "green" che sta rendendo competitive le fonti energetiche pulite rispetto a quelle tradizionali (idrocarburi).

Infine, il punto che più ci tocca da vicino: la cara e vecchia "spazzatura".

Qualcuno potrebbe pensare che il riciclaggio sia un costo extra e che gettare tutto in discarica, benché costituisca spreco, sia meno costoso. Assolutamente no: il costo per lo smaltimento dei rifiuti in discarica è molto costoso per l’erogatore del servizio (e quindi per i cittadini attraverso la TARSU - Tassa sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani), mentre una corretta raccolta differenziata rappresenta, al netto delle spese di lavorazione, un introito in quanto vetro, plastica, carta e così via sono venduti come materie prime.

Nonostante rimanga ancora molto da fare, un primo punto di svolta è finalmente arrivato sulla base che principalmente regola i cambiamenti: l’economia. Per questo penso si possa essere fiduciosi per un futuro più "green", per il bene della nostra salute e del nostro portafogli.


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