la Luna nuova |
Notizie, tradizioni, solidarietà da Palagano e dintorni |
Editoriali&Terza pagina
Raccolta degli editoriali e della rubrica "Senz'offesa" pubblicati sul periodico
la Luna nuova - Dicembre 2002 |
Editoriale |
Grazie, Gesù Bambino
Caro Gesù Bambino... (oggi usa di più Babbo Natale in linea con il più moderno
consumismo, ma pazienza!) così ci si rivolgeva a colui che, si pensava nelle
nostre testoline di bambini innocenti, poteva esaudire qualsiasi nostro
desiderio...
Caro Gesù Bambino... ora che siamo grandi, di statura s’intende, siamo qui, in
questo Natale che sta per arrivare, non per chiederti di esaudire qualche nostro
desiderio, ma per ringraziarti; sì per ringraziarti, cosa c’è di tanto strano?!
Non lo fa più nessuno? Dai non esagerare! Come vedi ancora qualcuno che si
ricorda di ringraziare c’è e lo vuole fare pubblicamente sulle pagine di questo
nostro giornale, perchè riguarda il nostro giornale!
Ebbene, cari lettori, ricorderete certamente le parole di sconforto che abbiamo
scritto su queste pagine per la cronica mancanza di collaboratori, per la scarsa
risposta ai continui appelli di aiuto finanziario; ad un certo punto eravamo
arrivati a mettere in discussione addirittura il proseguimento stesso della
pubblicazione del giornale e l’esistenza quindi dell’associazione.
Ci siamo guardati in faccia più di una volta, scoprendoci sempre più brutti,
comunque sempre più motivati perchè, ci si diceva, divulgare cultura, portare
informazione, approfondire argomenti e problemi non può che essere utile.
Ed infatti la nostra tenacia ci sta premiando (ecco il motivo del
ringraziamento): oltre a quelle persone che ci hanno sempre aiutato come Bruno
Ricchi con le sue poesie in dialetto e no, o Silvano Braglia con le sue
ricerche, con grande soddisfazione notiamo che, da un po’ di tempo a questa
parte, diverse persone si sono proposte per collaborare alla realizzazione del
giornale.
Ed allora ecco il ritorno alla grande del “Pazzo della Luna” (Daniele
Serradimigni), Luciano Casolari che, regolarmente, ci manda una qualche
storiella condita sempre di allegria scanzonata; padre Dario, che da alcuni
numeri si occupa della pagina di formazione della persona;
Gianicoli Roberto che si è preso l’impegno di metter ordine e tenere aggiornato
l’archivio soci
con i relativi indirizzi.
Poi, Fabio Braglia che ci sta facendo conoscere l’universo del volontariato a
Palagano;
per giungere agli ultimi arrivi: Aldo Magnoni con la sua ricerca sulla Val
Dragone, Luigi Cappelletti con la sua poesia e Marco Piacentini; da notare che
gli ultimi tre collaboratori vivono i primi due nel comune di Montefiorino e
Marco Piacentini nel comune di Frassinoro, quindi, altra nota positiva: ”la
Luna” assume sempre di più quel carattere sovracomunale, di vallata, che è stato
fin dall’inizio un obbiettivo. E come dimenticare Don Fabrizio che ci ha messo a
disposizione i locali per la redazione quando abbiamo dovuto traslocare o tutti
quelli che ci aiutano quando è il momento di stampare, piegare e spedire!
Sicuramente dimentichiamo qualcuno, non ce ne vogliano se involontariamente è
successo, ma la sclerosi incombe...
Ecco caro Gesù Bambino per Natale vorrei che “la Luna” fosse letta da tutti
quelli che la ricevono senza preclusioni o pregiudizi e poi che ci rispondessero
senza paure o remore, questo è il più bel regalo che ci puoi fare. E grazie
ancora.
Terza pagina Senz'offesa |
Una fresca sera d'autunno...
di
Fabrizio Carponi
E’ una fresca sera
d’autunno, l’aria è impregnata degli odori del bosco dopo la pioggia; odore di
legna, odore di funghi,
odore del fuoco che riscalda le nostre case.
E’ uno di quei momenti in cui ogni cosa, ogni evento ed ogni sentimento
ritrovano la loro dimensione reale. In una sera come questa non riesco a non
pensare alla mia vita, alle mie battaglie (alcune vinte, altre perse), ai miei
errori ed alle scelte giuste,
ai dolori ed ai piaceri, agli odi ed agli amori. "Quali amori e quanti amori…",
cita una canzone di cui non ricordo il titolo, gli amori vissuti e quelli
perduti,
quelli desiderati e quelli mancati. Amori intensi per una donna, per una amica.
Amori in senso lato, amore per la vita, amore per le idee, per gli ideali, per
la natura,
per un bel tramonto o per una fresca giornata di vento: amori a distanza, amori
frenati dalla ragione,
dalla “ragion di stato” e dalla nostra società.
Società dell’apparenza, degli “status simbol”, di grandi lobby e potenti
multinazionali. L’amore per i bambini dell’Africa,
da noi affamati, per quelli dell’India, da noi avvelenati (Bophal), per quelli
dell’Afghanistan, della Palestina, dell’Iraq…
da noi prima armati e poi bombardati.
Noi, noi civiltà occidentale ricca e progredita, noi, società di benpensanti,
che alla domenica mattina, sul sagrato della chiesa fa l’elemosina ai
mendicanti. Noi, che facciamo volontariato per aiutare i nostri fratelli, poi
sosteniamo “la giusta guerra” contro il terrorismo, contro i ribelli. Noi,
società multietnica, multirazziale che andiamo in Africa con le missioni a
portare aiuto e conforto,
mentre in Asia portiamo bombe, missili e casse da morto.
Ma sì noi, società dell’apparenza, dell’estetica, del business dobbiamo
difendere i nostri diritti, i nostri interessi, il nostro potere, dai cattivi,
dai terroristi, dai ribelli, dal resto del mondo, che sono poi la maggioranza
della popolazione della terra, quella povera,
quella affamata, quella emarginata, a cui noi lasciamo le briciole.
Quelle briciole che alimentano sentimenti quali l’odio, il rancore, la vendetta
verso coloro che le briciole le lasciano cadere dai loro lauti banchetti, ma che
prima o poi dovranno condividere con loro se si vorrà disinnescare questa
escalation di odio e terrore,
di attentati e guerre giuste,
di campagne stampa e di crociate.
E’ una fresca sera d’autunno, l’aria è impregnata degli odori del bosco dopo la
pioggia; odore di legna, odore di funghi, odore del fuoco che riscalda le nostre
case…
chissà ancora per quanto.