la Luna nuova |
Notizie, tradizioni, solidarietà da Palagano e dintorni |
Editoriali&Terza pagina
Raccolta degli editoriali e della rubrica "Senz'offesa" pubblicati sul periodico
la Luna nuova - Dicembre 2001 |
Editoriale |
Venticinquesimo!
Questo che ricevete è il numero 25 del nostro giornale. A dir la verità prima si
chiamava “La Luna nel pozzo” ora si chiama “la Luna nuova”, piccolo cambiamento
che non ha intaccato né la sostanza, né lo stile del nostro periodico, perché,
come forse qualcuno ricorderà, fu dovuto all’entrata in vigore di nuove norme
che regolamentano l’editoria e alle quali anche noi siamo soggetti.
Quando siamo partiti, ormai nel (quasi) remoto 1993, di certo non pensavamo di
arrivare così lontano (probabilmente è una domanda che non ci siamo mai posti)
perché gli scopi di un’iniziativa del genere erano ben altri che non quello di
durare nel tempo, come ad esempio: far conoscere le nostre tradizioni, il nostro
paese, la nostra storia, diffondere un minimo di cultura e, molto importante,
creare e mantenere un collegamento con i tanti emigrati dalle nostre zone che
vivono lontano e che hanno una così grande nostalgia della loro terra d’origine,
come ci testimoniano i nostri lettori da Maracaibo (Venezuela), New York,
Highwood, Higland Park (USA), Antakia (Turchia), Le Tignet (Francia) e tanti
altri.
Viene naturale fare
il confronto: 25 numeri, 25 anni di matrimonio: per chi è sposato è il primo
traguardo importante raggiunto nella vita matrimoniale (non che ci si sposi per
questo, però) e quando lo si raggiunge, si può essere un tantino orgogliosi di
se stessi: hai formato una famiglia, hai cresciuto dei figli facendone delle
persone, hai diviso la tua vita con un’altra persona.
Allo stesso modo nel giornale: quante soddisfazioni, ma anche quante delusioni!
Quante discussioni, da rasentare persino la litigata, però sempre si ripartiva
da capo consci che l’obbiettivo che ci si era prefissati era più importante di
qualsiasi incomprensione o malumore.
Col tempo il gruppo è andato modificandosi, perdendo qualche elemento anche
prezioso, ma forse un po’ troppo individualista e acquistandone altri con
diverse caratteristiche; negli ultimi tempi il giornale sta allargando i propri
confini al di fuori del comune di Palagano.
Grandi passi abbiamo fatto da quando si stampava “La Luna” con la fotopiatrice
dell’ing.Ranucci, ora, grazie alla collaborazione di alcuni “esperti” siamo in
Internet e il nostro giornale può essere letto in tutto il mondo
(www.luna-nuova.it).
A proposito dell’ing. Ranucci, è doveroso per noi riservargli una parentesi,
perché è stata una di quelle persone, al di fuori del gruppo, che ha capito
subito l’importanza e il ruolo che poteva avere un giornale come “La Luna” nella
nostra comunità. Il rapporto con lui è stato a volte burrascoso, ma quando si è
arrivati ad un compromesso, sono scaturite alcune fra le più belle pagine che
abbiamo mai pubblicato.
Era la memoria storica di Palagano, conosceva infatti tantissimi avvenimenti
accaduti nel nostro paese nella prima metà del ‘900, che costituivano gli
antefatti per comprendere poi molte cose che oggi esistono (n° 12: Tancredi: un
americano a Palagano; n° 6 de la Luna nuova: La Clorindina dalla Piazza; n° 7:
Un cinema a Palagano; n° 8: Il caseificio di casa Conversi). E come non
ricordare il suo ultimo articolo "Da don Bortolotti a don Galloni" ritrovato nel
suo PC e pubblicato postumo nel numero di settembre 2000. Ed altri ancora ce ne
avrebbe donati se la morte non lo avesse portato via.
Negli ultimi anni,da quando alcuni elementi del gruppo hanno fatto parte di una
lista civica, qualcuno ha pensato che la Luna fosse diventato uno strumento di
propaganda, nulla di più sbagliato.
Anche se il giornale ha sempre cercato di essere critico nei confronti
dell’amministrazione, non è mai, volutamente, stato un mezzo di propaganda
politica. Chi lo ha letto può confermarlo, chi afferma il contrario dimostra che
non lo ha neppure aperto, oppure non arriva a capire che la critica e il
controllo dell’operato degli amministratori pubblici è un diritto–dovere che
ogni cittadino può e deve esercitare; il nostro giornale continuerà a fungere da
collegamento fra quei cittadini che vorranno dire la propria opinione e i nostri
amministratori, anche perché ci accorgiamo che sono sempre più lontani; e
continuerà ad esserci se i nostri lettori continueranno a dimostrare di gradire
il giornale, e non solo col sostegno economico, peraltro molto importante, ma
anche con una partecipazione più viva, più attiva alla realizzazione del
giornale scrivendo qualsiasi cosa: lettere, articoli, storie dei nostri posti,
aneddoti e tutto quello che può contribuire ad arricchire la nostra cultura, ma
soprattutto tutti noi.
Noi ci siamo. Ciao.