la Luna nuova

Notizie, tradizioni, solidarietà da Palagano e dintorni 

 

 

Editoriali&Terza pagina

 

Raccolta degli editoriali  e della rubrica "Senz'offesa" pubblicati sul periodico

 

 

Indice

 


la Luna nuova  -  Luglio  2001


 

 


Editoriale


 

 

 

Luna calante?


 


Questo numero esce con un buon ritardo rispetto alla consueta periodicità. I motivi sono più di uno. Il primo è stato elettorale: alcuni di noi si sono presentati in una lista per le ultime elezioni comunali e si è preferito far slittare la pubblicazione del giornalino per evitare facili ed inopportune strumentalizzazioni e per non correre il rischio di violare la legge sulla par condicio... Successivamente è insorto un problema tecnico: la stampatrice è nuovamente andata in panne, il tecnico è venuto da Milano, ha riparato (o quasi) la macchina, il conto, puntuale, è arrivato e i soldi... ci sono, ma sono pochi. Infine ci sono state motivazioni più profonde e serie. Quando ci troviamo in redazione e ci guardiamo, ci accorgiamo che siamo sempre e solo noi, anzi di meno: qualcuno nel tempo è uscito dal gruppo. Questo, ovviamente, ci mette in crisi. E' vero: probabilmente tendiamo o sembriamo un po' chiusi, ma è anche vero che non abbiamo avuto risposta a tante richieste di collaborazione, soprattutto per quanto riguarda l'impegno personale a scrivere articoli ed impaginare il giornalino (ed è pur vero che non tutti si sentono capaci di scrivere, ma nessuno di noi è professionista), per quanto riguarda il sostegno economico, nonostante la generosità di molti non riusciamo a far fronte alle spese che aumentano. E allora la domanda che regolarmente, immancabilmente, inesorabilmente, noiosamente nasce è: ma chi ce lo fa fare? E allora entriamo in crisi, poi ci passa, poi ci ritroviamo e decidiamo, come questa volta, di andare avanti ancora. Ma per quanto? E perchè? Ne vale poi la pena? Che ne pensate? Noi ci siamo, vorremmo esserci ancora. E voi?

 

 

 

 

 

 


Terza pagina

Focus


 

 

 

I nostri lettori forse ricorderanno l’editoriale apparso sul numero 7 de la LUNA nel pozzo dell’ottobre 1994, nel quale, ironicamente (ma non c’è nulla da ridere in realtà), si narrava delle disavventure di un nostro antenato. In particolare di quando, in seguito ad un serio problema di salute, si accorse di non aver ricevuto un’assistenza sanitaria tempestiva e qualificata come quella avuta da un suo cugino di Fiorano, anche lui gravemente infortunato. L’articolo terminava considerando che “Tutti i cittadini divennero finalmente uguali davanti allo Stato e alla legge: uguali opportunità, uguali servizi, uguale assistenza, uguali spese! Infatti oggi... in montagna...”
Ma oggi, in montagna, com’è gestita l’emergenza sanitaria? A Palagano (ASL di Modena, distretto 4 di Sassuolo) il servizio di pronto intervento sanitario è assicurato soprattutto dall’AVAP, che è una associazione di volontari, di persone, cioè, che offrono gratuitamente il loro tempo a favore dei propri concittadini espletando un servizio che in realtà dovrebbe essere fornito dall’Azienda Sanitaria Locale, la quale dovrebbe applicare identici standard qualitativi su tutto il proprio territorio. Invece in tutta la nostra montagna (Comuni di Montefiorino, Frassinoro e Palagano) il servizio di emergenza sanitaria pubblica e professionale si riduce ad un unico equipaggio di stanza presso il Poliambulatorio di Montefiorino. Avviene quindi che il volontariato deve supplire ad una carenza dello Stato. E’ questo il ruolo del volontariato? Sostituire l’istituzione oppure esserle di supporto nell’adempiere servizi che comunque essa stessa è tenuta ad assicurare?
Certamente non pretendiamo un Pronto Soccorso a Palagano e neppure gli stessi tempi d’intervento della città, vista l’estensione e la conformazione del territorio e le condizioni climatiche a volte difficili, però si può e si deve pretendere la qualità e la professionalità.
Per questo pensiamo che l’AVAP potrebbe mettere i propri locali, i mezzi e i volontari a disposizione di un infermiere professionale e qualificato dipendente dell’ASL. In questo modo si fornirebbe qualità al servizio e allo stesso tempo si toglierebbe responsabilità ai volontari che recupererebbero quel ruolo che a loro si addice e una maggiore serenità. Il sasso è lanciato. Questa è una proposta pratica, che vuole superare le fin troppe e facili chiacchiere da bar, suggerendo una possibile soluzione.
Siamo certi che tale proposta ha bisogno di essere approfondita, sviluppata, arricchita; se chi di dovere la riterrà degna di attenzione ci troverà pronti a collaborare ad una sua possibile elaborazione.


la redazione
 


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