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Editoriali&Terza pagina
Raccolta degli editoriali e della rubrica "Senz'offesa" pubblicati sul periodico
la Luna nuova - Aprile 1998 |
Terza pagina Senz'offesa |
Piuttosto che uno per tutti e tutti per uno,
è meglio nessuno
Nel variegato panorama politico Nazionale ed
Internazionale spicca per capacità, ampie vedute, lungimiranza, affidabilità
e trasparenza una certa parte della classe politica della Comunità’
Appennino Modena Ovest. Mai terra ha partorito elementi più illlustri.
Ovviamente qui ci riferiamo a solo alcuni (che però sono quelli che contano)
e che per modestia non menzioniamo. Resteremo perciò sul generale riportando
solo i fatti, che sono poi quelli che valgono. Tralasciando altre questioni,
l’impresa che può dimostrare senza ombra di dubbio le grandi capacità di
questi elementi, ma soprattutto la prova che a spingere il loro operato è
esclusivamente, come si dice oggi e particolarmente in campagna elettorale,
l’interesse per la comunità, è la "brillante" gestione della vicenda della
nostra Comunità Montana. Abbiamo ottenuto un record. La Comunità Montana
Appennino Modena Ovest è stato, probabilmente, il primo ente di questo tipo
in Emilia Romagna a non approvare il proprio bilancio entro i termini. Tant’è
che la Regione ha nominato un Commissario per svolgere questo compito. A
questo punto la notorietà è garantita. Nonostante siano trascorsi solo
"pochi mesi" (12) si è data dimostrazione di quella tesi meglio conosciuta
come la legge degli anti-moschettieri “Piuttosto che uno per tutti e tutti
per uno, è meglio nessuno”.
Questa legge è valida per coloro che non riescono a vedere quanto bisogno ci
sia, dalle nostre parti, di buon amministrare e non di politica urlata e di
contrapposizione di colori. A detta di molti, anche di coloro che hanno
amministrato precedentemente, la nostra Comunità è la "Cenerentola" della
montagna, c’è molto da costruire, da fare e solo un grande senso di
responsabilità, un vero spirito di servizio può veramente contribuire a
cambiare lo stato delle cose. Lasciamo a certi politicanti di mestiere
(sarebbe meglio per noi che lo cambiassero), a certi giornalisti (quelli che
si mettono a servizio del più forte, a seconda dei casi e del momento)
l’ottusità, l’incapacità di analisi e la voglia di infangare il prossimo
(per renderlo, forse, più simile a loro stessi!?!).