I mestieri di una volta. LAVORAZIONE DELLE CASTAGNE.


Le castagne si raccoglievano in usrudn (autunno), in de carner o in del bisac da coll, poi opportunamente misurate in di bgunğ (bigonci) venivano stese nel metato sui canic. L'operazione durava parecchi giorni e la famiglia attendeva alle castagne con grande cura in quanto rappresentavano il principale mezzo di sostentamento per l'inverno. Un grande ciocco veniva mantenuto ad una combustione ottimale per tutto il periodo. Terminate queste operazioni si procedeva alla spulatura per ottenere le "chichine" (castagne secche) mediante "vassore" e con la pilla e e graffj.

Famose erano anche le abbuffate di balłc (castagne lessate) con pere cotte nello stesso paiuolo.

Le castagne venivano poi macinate per ricavarne farina. Il compenso per il mugnanio non avveniva con denaro, ma con una certa quantitą di farina per ogni sacco macinato. Famosa era la preghiera del mugnaio non tanto onesto che recitava: "Madunina bėnėdėtta, posse ton n'altra palėtta?"  E cosģ rubava una paletta di farina. Con la farina si facevano i mnufachj, la pulenta, i fritlozz, i castagnac, e castagnac e il pane di castagne che bisognava masticare con molta attenzione perchč pił duro dei sassi.